11 dicembre 2010 ore 8:15 (UTC)
Come promesso dal meteo il forte vento da SO si è placato così tanto che le prime 30 miglia tra Santa Cruz e San Miguel le percorriamo a motore! Come descritto da tutti i locali, questo vento da S che è durato più di una settimana non è normale per questo periodo dell’anno ma i bollettini parlano chiaro avremo un finestra di vento favorevole solo per pochi giorni poi le basse pressioni da ovest torneranno a battere le coste africane ed europee e riportando i venti meridionali. Meglio quindi partire seppur a motore per le prime 12 ore, approfittare del vento da ovest e ‘tirare un bordo’ verso sud.
A San Miguel (lato sud est di Tenerife) facciamo l’ultimo rabbocco di gasolio e così Nausicaa, carica di carburante, acqua, cibo ed emozione dell’equipaggio lascia l’isola spagnola con 2800 miglia dinnanzi.
Gasolio: 170 litri nel serbatoio + 100 litri in taniche
Acqua: 400 litri nei serbatoi + 150 litri in bottiglia
Frigo: stracolmo di formaggi, salumi e un po’ di carne
Doccia: dedicata a bibite, birra, vino, frutta e verdura
Cambusa: ordinatamente stivata di scatolette, farina, riso e pasta
I primi giorni in oceano sono tranquilli, abbiamo vento moderato da ovest e mare mosso ma che ci permette di mantenere una prua di 220° con andatura di bolina anche se la velocità non è quella sperata: siamo intorno ai 5 nodi di media sulla rotta prestabilita. Consultati i diversi oracoli (libri specializzati, bollettini meteo e il buon amico Fabio) fin dalla partenza stabiliamo che la nostra rotta sarà prima verso sud ovest diretti al punto 20°N 30°W poi raggiunti gli alisei punteremo la prua di Nausicaa ad Ovest. Il tanto gasolio imbarcato ci dà la sicurezza di poter accendere il motore quando il vento cala, lo teniamo a soli 1500 giri così consuma molto poco, ci spinge a 4,5 nodi e l’equipaggio si dedica alla pesca, ecco la prima preda, dall’oceano ci aspettavamo qualcosa di più grande ma questa palamita sarà perfetta come cena per tre.
I giorni si susseguono e l’equipaggio è sempre più motivato a mettere molte miglia tra Nausicaa e le Canarie in modo da evitare le prossime perturbazioni che si affacciano da questo lato dell’Atlantico e raggiungere il prima possibile le latitudini dell’aliseo. L’andatura è sempre di bolina ma il vento cambia spesso di intensità e direzione. L’esercizio quotidiano è ‘metti una mano, togli una mano’ (ndr ovvero riduci la vela quando il vento rinforza e rimettila appena si calma) e virare di bordo per mantenere la prua verso la isole di Capo Verde, sempre privilegiando la velocità.
Il giorno 15 è il più inteso, il vento da ovest ci ha portato il mal tempo e già dall’alba ci troviamo nel bel mezzo di un temporale, la pioggia è battente e si fa fatica dalla postazione del timone a vedere la prua di Nausicaa. Il vento è rafficato, riduciamo le vele: terza mano alla randa ma non c’è tempo per passare dal genoa rollato alla trinchetta; serve solo stare al timone e tenere la barca in bolina fino a che il temporale passa. Non dura molto in effetti e la pioggia battente ha il vantaggio di appiattire il mare e di lavare per bene Nausicaa e le cerate del suo equipaggio. A cose fatte l’anemometro ci indica velocità massima del vento 43 nodi.
Questo vento teso e il maltempo mette a prova l’equipaggio ma ci permette di tenere una buona velocità per tutte le 48 ore successive e la nostra media sale a 6,5 nodi…ottimo presto saremo al mitico punto 20°N 30°W.
E così è, il giorno 17 prima dell’alba Nausicaa taglia il paralleo dei 20°N (lat 20°N long 24°W) accopagnata da un bel numero di delfini che ci tengono compagnia per tutto il giorno.
Ma il vento e i tanto desiderati alisei ancora non si fanno vedere. Eppure dal bollettino di ieri in questa zona davano N-NE forza 3-5 ma dov’è? Aspettiamo in trepidazione mezzogiorno quando la voce ‘amica’ di Radio France International (RFI) detta sulle onde corte il bollettino per le 24 ore sucessive per tutte le zone dell’Atlantico. Enrico con il suo francesce fluente si trasforma nel colonnello Bernaccà, scolta la radio e precisissimo prende appunti sulle mappe prestampate… Ma ecco il verdetto: la previsione è cambiata, nel settore in cui ci troviamo (Cape Verde) danno vento direzione variabile forza 2-3… praticamente calma piatta. E purtroppo dei francesi si può dire di tutto ma non che sbaglino le previsioni meteo.
Decidiamo comunque di cambiar rotta: 270°, si va per ovest e presto il vento tornerà portandosi via le ultime nuvole cariche di pioggia.
All’imbrunire avvistiamo una nave in lontananza, che sembra dirigersi verso Nausicaa, con il passare dei minuti è evidente che sta proprio puntando verso di noi… saranno pirati? Qui in mezzo all’oceano lontano da tutto e da tutti si dà spazio anche alle ipotesi più stampalate. Quando sono a poche ceninaia di metri da Nausicaa cambiano rotta e ci sfilano a poppa: le paure dell’equipaggio si dissolvono, sono pescatori e probabilmente temevano più di noi per le loro reti. Peccato non averli contattati: sarà il primo e l’ultimo incontro ravvicinato di Nausicaa fino alla Martinica
Il sole torna a slendere su Nausicaa ed il suo equipaggio che, sempre in cerca dell’aliseo, avanza lentamente verso ovest a motore: il mare è un olio e il delfini tornano regolarmente a trovarci. Abbiamo l’impressione che siano sempre gli stessi: un paio di loro hanno una macchia bianca come una maschera che contorna gli occhi e ci divertono con salti acrobatici fuori dall’acqua.
Enrico avvista una balena molto vicina ma presto si immerge e abbiamo modo di vedere solo una macchia indefinita sott’acqua.
L’assenza di vento e il mare calmo ci permettono un bagno in pieno Atlantico: ci si tuffa dalla plancetta nel blu profondo in più di 4000 metri, l’acqua ha una temperatura perfetta 24°C. si fa qualche bracciata si controlla la carena e più di tutto ci si lava! Dopo un a settimana di navigazione un bagno completo, con sapone marino e sucessiva doccetta di acqua dolce è un lusso che ci meritiamo.
La pesca è facilitata dall’andatura a motore e presto peschiamo una bella lampuga di 2 kg. E’ un pesce con un’ottima carne bianca e saporita e dopo i due tonnetti è un bel diversivo.
Il 19 e il 20 dicembre riusciamo a muoverci a vela, o meglio decidiamo che il gasolio, se pur ancora abbondante, è meglio conservalo per giornate più calme, così Nausicaa con vento che non supera mai i 10 nodi e che gira tra NO e SO, lentamente si muove verso ovest.
La radio SSB di bordo diventa l’oracolo da cui avere indicazioni meteo e non solo. Abbiamo diversi appuntamenti giornalieri: alle 11:30 il bollettino francese, che impietoso ci annuncia il solito vento variabile 1-3 (uffa…), il pomeriggio dalla stazione di Boston incominciamo a ricevere le carte meteo del servizio americano, alle 19:30 appuntamento con Winka e alle 20:00 appuntamento con Leopoldo su 14250 Hz. Da quando siamo salpati da Tenerife proviamo tutte le sere a stabilire un collegamento con gli amici australiani e con Leopoldo ma l’etere non ci aiuta o semplicemnete la potenza della radio di bordo non ci permette tratte così lunghe. Sui 15300Hz AM radio france trasmette le notizie ed Enrico capta che c’è la crisi di gorverno in Italia, dal mezzo dell’Atlantico sembra tutto così ovattato e sicuramente quando arriveremo in Martinica la crisi sarà già storia vecchia.
La sera del 18 stabiliamo un nuovo contatto radio con una net chiamata South Bound II. E’ gestita da Herb, radioamatore (in gergo old man) che trasmette da Halifax in Canada. E’ un ex-navigatore e segue tutte le barche in atlantico a cui fa da router. Giornalmete ogni barca gli fornisce la posizione, la rotta e le condizioni del tempo locale e lui dà indicazioni meteo e suggerimenti riguardo la miglior rotta da tenere. Una manna dal cielo per chi come noi è in dubbio se continuare su queste latitudini o scendere ancora.
Così grazie al Interlude che ci fa da ponte radio, riusciamo a parlare con Herb che ci dà un consiglio prezioso:”scendete per i prossimi due giorni fino a 17°N 30°W e lì dovreste trovare un buon vento da N-NE di 10-15 nodi”. Con Herb riusciremo a parlare anche un’altra volta durante l’atraversata, se pur non invitati. Le regole dei radioamatori vanno rispettate, la banda è preziosa e noi ci siamo intrufolati…grazie Herb per la cortesia, il tuo consiglio è stato prezioso!
(continua)
finalmente siete tornati al vostro blog!
mi mancavate molto!
quali sono i vostri programmi ?