• gen 15th 2011
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Sono passati 10 giorni dalla nostra partenza da Tenerife e Nausicaa ha solcato più di 1000 miglia in Atlantico prima di incontrare venti favorevoli da NE.
La letteratura in merito parla chiaro, per attraversare l’atlantico ci sono due regole storicamente infallibili: la prima chiamata 20/30, cioè navigare verso sud fino a raggiungere il punto 20°N 30°W dove si trova la fascia degli alisei e poi navigare diretti verso i Caraibi;la seconda dice di navigare verso sud fino a che il burro si scioglie… e poi svoltare a destra!
Con il burro ormai liquefatto, il 20 dicembre alle ore 21:00 UTC Nausicaa naviga con vele spiegate a gran lasco verso i Caraibi ad una latitudine di 17° 30’N (long 30° 45’W).

farfalla

A queste latitudini il clima è decisamente tropicale, le notti si fanno sempre più calde e durante i turni al timone non è più necessaria la cerata. Prima che la luna sorga ad est, le stelle sono così numerose e luminose che non servono luci per scrutare l’orizzonte. Orione fa regolare capolino durante il primo turno di guardia con la prima oscurità della notte, ricordandoci da dove veniamo, l’oriente e ci saluta prima dell’alba indicandoci l’occidente, dove ci dirigiamo: Rigel (l’azzurra) e Betelgeuse (la rossa) (per Enrico Betty) sono le compagne di turno per tutti noi.
Alle 7:30 del mattino del 21 dicembre Carlo, di turno al timone, assiste ad una spettacolare eclisse di luna.

Nei giorni successivi la vita di bordo si fa sempre più regolare, candenzata dal rollio di Nausicaa che di tanto in tanto ci fa rovesciare vivande, birra e vino.
Di giorno navighiamo a gran velocità con issato a prua il gennaker, la sera lo mettiamo a riposo e la notte veleggiamo con la rada piena e il genoa tangonato: la velocità è buona e tocchiamo le 164 miglia in 24 ore! Non male per la tranquilla Nausicaa e il suo anche più tranquillo equipaggio.

Gennaker

al timone

Ci prepariamo a festeggiare il Natale: appendiamo l’addobbo, prepariamo il menù per il pranzo di Natale, esprimiamo i nostri desideri (via radio) e non disdegnamo di aprire una bottiglia anche la vigilia.

Natale

Durante i turni di notte non si è vista la mitica slitta trainata da Fulmine e Baleno: ci siamo addormentati o si è scordato di noi il caro vecchietto? Ma la pagina web dello spot la guarda o no? Il 25 mattina abbocca una nuova lampuga è più di 2 kg! Rivisitiamo il menù della giornata: gnocchi fatti in barca e lampuga… slurp!

gnocchi e lampuga

L’andatura di gran lasco richiede l’attenzione dell’equipaggio specialmente quando il vento non è costante e abbiamo issato il gennaker: il 26 dicembre il vento cala sensibilmente da 20 nodi a 10 e questo ci fa abbassare la media; mancano ‘solo’ 1000 miglia a Martinica e se il vento ci assiste potremmo festeggiare l’ultimo dell’anno in terra francese. A Babbo Natale avevamo chiesto 20 nodi stabili da NE e puntualmente il 27 arrivano come promesso.

Nonostante il mare formato, Enrico si diletta ai fornelli e per cena ci sforna delle fantastiche crepes al formaggio: durante tutto il viaggio ci ha deliziati con i suoi manicaretti, arriveremo a Martinica sicuramente stanchi ma non deperiti. Ben conoscevamo le sue dote di velista e tattico quando l’abbiamo imbarcato a Tenerife ma le sue capacità in cucina sono state una vera sorpresa!

chef

Probabilmente il vento che ci spinge generoso verso la meta non è un vero aliseo: dalle carte meteo infatti una altra pressione si trova proprio a nord della nostra posizione e genera il vento di ENE che gonfia le vele di Nausicaa. Dai contatti radio infatti riceviamo che alcune barche partite da poco dalle isole di Capo Verde non hanno aliseo: forse la rotta tenuta da Nausicaa fino ad ora è la migliore possibile che incontra vento teso ma non troppo. Tattici esperti o semplicemente tanto cu…?

 meteo 27 dic 2010

Il tempo è per lo più bello ma come atteso arrivano regolari i groppi: sono conformazioni nuvolose isolate portano colpi di vento e tanta pioggia. Per questo di notte preventivamente riduciamo la randa: non è facile nell’oscurità, ormai la luna è solo un piccolo spicchio nel cielo, vederli arrivare in tempo, in pochissimo il vento rinforza sensibilmente, le onde si fanno più ripide, il pilota automatico non è più in grado di tenere la rotta e inizia la pioggia. Succede che per seguire i giri di vento si cambi sensibilmente la prua, l’onda successiva impatta sullo specchio di poppa dal lato opposto ed ecco che il boma seppur trattenuto da un’apposita sagola passa a forza, SLAM! Tutto l’equipaggio in coperta, non è successo niente, il sistema anti-gybe fatto con il discensore ad otto per alpinismo ha fatto il suo mestiere, ma ora è meglio ridurre ulteriormente.

Eccolo un bel groppo in arrivo in arrivo a poppa di Nausicaa: si vedono bene le colonne d’acqua al centro:

groppo

Eccolo sopra di noi (tocca ad Enrico lavare la cerata)

Enrico sotto il groppo

Ed eccolo appena passato…

appena passato

I giorni si susseguono sempre con lo stesso ritmo, di giorno ogni membro dell’equipaggio si dedica alle attività preferite: Enrico ascolta Radio France, cucina e sta al timone, Silvia legge e Carlo dorme!
Di notte invece i turni sono rigorosi: tre ore al timone, tre ore a letto e tre ore di pre-veglia. Ma se la notte è tranquilla si riesce a guarda un film durante il turno al timone e poi si dorme 6 ore di fila a testa… non male! E comunque grazie a teli anti-rollio sistemati sulle cuccette: forse l’accessorio più apprezzato durante questa traversata.
Il 31 dicembre alle ore 5 del mattino il placido sonno di Enrico viene bruscamente interrotto: un bel pesce volante entra dall’oblo della sua cabina e piomba sul cuscino. Ancora frastornato Enrico sbuca in pozzetto lanciando il pesce a Carlo, che fino a quel momento si lamentava di non aver visto da vicino un pesce volante. Eccolo, il piccolo pesce che ha pinne lunghe come ali e che è in grado di volare fuori dall’acqua per diversi metri sfuggendo così al predatore. Ma di notte, spaventati dalla sagoma scura di Nausicaa volano alti e nell’oscurità piombano come meteore sulla tuga. Un bel risveglio per chi di turno al timone magari pensava di appisolarsi.

Purtroppo la nostra media negli ultimi giorni non è stata all’altezza e passeremo la notte di San Silvestro in Atlantico, siamo tutti dispiaciuti di non essere con Mary per i festeggiamenti a Martinica ma facciamo buon viso a cattivo gioco ed il vino è in frigo pronto per essere stappato.
La notte di Capodanno non ci dà tregua il vento e il mare sono sempre più formati e proprio mezzanotte siamo tutti indaffarati a dare una nuova mano di terzaroli alla randa. Beh buon anno a tutti, stappiamo la bottiglia un po’ in ritardo sull’ora di Greenweech.

Alle ore 16:52 del primo dell’anno 2011 Enrico per primo avvista terra: come promesso dal GPS è la Martinica di lì a poco siamo in copertura cellulare pronti a dare la buona notizia a Mary, a mamma e a papà.

Terra, terra!

Alle ore 22:17 UTC del giorno 1 gennaio 2011 Nausicaa doppia Ilet Cabrits, punta sud di Martinica, siamo ufficialmente nel Mar dei Caraibi, la traversata atlantica si è conclusa dopo 21 giorni 5 ore e 17 minuti e 2800 miglia percorse. Bravo equipaggio e grazie Nausicaa!

Dormiamo un sonno profondo all’ancora davanti Sant Anne, il giorno dopo ormeggiamo a Le Marin, tocchiamo fisicamente terra e abbracciamo Mary.

Le Marin

equipaggio

Che bello aver trovato tutti in vostri commenti sul blog!


21 Responses

  1. marta scrive:

    mi avete lasciata con una sola parola: GRANDI!!!!

  2. TopLem scrive:

    Complimenti da Lapo, Ali e TopLem!!! …i fermatori di Cristoforo Colombo!?!

  3. mamma e papà scrive:

    Bravi! eravamo un po’ preoccupati quando siete salpati ma leggendo il diario di bordo sembra una “gita fuori porta”. Ora vi attende un’esplorazione delle isolette caraibiche.A presto baci

  4. Primo Mozzo scrive:

    :_) emozionante e commovente….
    sì mah….Quando tornerete?!?!? :-(

    avete lasciato il cesto di frutta sul pontile?

    Bravi… che bello…mi mancano le parole…

  5. Pier scrive:

    Ma che bello!!!!
    bravi!!!!

  6. Vivi scrive:

    Mi sto gustando il vostro racconto … è bellissimo.
    Avrei mille domande da farvi, ma soprattutto mi piace sentire le emozioni che avete provato (se avete mai avuto timore, quando avete avvistato la terra, se è stato difficiel abituarsi ai ritmi dell’oceano, i turni ecc.) … insomma aspetto ansioso i vostri racconti!

  7. Massimo scrive:

    Siete stati grandi!!! ciao

  8. Bibo scrive:

    I complimenti in questo caso non servono…..non avevo mai messo in dubbio le vostre capacità e la vostra abilità…….del resto dopo opportuna standardizzazione degli equipaggiamenti……..ed ora ci rimane solo lo stretto di Bering in invernale con le ciaspole……in ogni caso soi si scaldano gli sci il 26 e si parte…..l’assenza di Carletto tentiamo di colmarla con Clemente Corsano ma non sappiamo se sarà all’altezza.
    A presto e un abbraccio da oltre Atlantico……………………

  9. Bibo scrive:

    P.S. nella foto in alto è chiaramente evidente che Carletto non ha usato il detersivo dash con microgranuli, ostinati contro le macchie ma delicato con i colori………..

  10. Primo Mozzo scrive:

    …mah…che belle le magliette!!! un particolare che mi era sfuggito… anche ioooooooooooooooooooooooooooooo… uffffffffffffffffff

  11. renata scrive:

    ciao ….. che bello, emozionante e appassionante poter dividere cosi “da vicino” la vostra avventura facendola diventare un pò anche nostra !!!!!!! Grazie a tutti,siete stati superrrrr fantastici !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Bello il diario, belle le foto ,ma ……….i sorrisi dell’ultima foto sono………..un racconto unico!!!!!!!! :-)
    Noi vi pensiamo con la solita invidia soprattutto ora !!!!!!!!! A presto, spero con foto caraibiche!!!
    ps. stupende le magliette……… ne prenoto 2 x l’equipaggio del peppo !!! baci baci !!!

  12. renata scrive:

    Desidererei pure prenotare x una serata anche il cuoco di bordo, data l’eccellente bravura e creatività dimostrata!!!!!!!! Sono sicura che rimarrò soddisfatta !!!!!!!!! :-)
    xxxxxx

  13. renata scrive:

    L’addobbo natalizio ……..è l’angioletto… o………l’angioletto carlo ????????

    BELLISSIMA !!!!!!!!!!!!! ribaci

  14. MIcol scrive:

    cosa dire che non sia già stato detto????
    ok… anche noi siamo un po (!!!) invidiosi del viaggio e della vs attuale permanenza ai caraibi… in compenso durante il tempo libero del we e in presenza della neve (poca) ci divertiamo con passeggiate in mezzo alla neve con le amiche ciaspole!!!
    dovreste ripristinare http://www.sgstracking.com/tracking/nausicaa.php
    la verde barchetta in mezzo alle “isole” ci tiene compagnia …
    un abbraccio

  15. Mara scrive:

    come va?
    vi state ancora riposando dalla traversata o siete gia’ in movimento per le prossime tappe?

  16. felice scrive:

    .. beh meglio tardi che mai… ci sono anche io tra i fans, non potrei diversamente… bella avventura, ma debbo dire che con l’esperienza che e l’affiatamento che vi siete fatti pare sia stata più facile del previsto e ne sono contentissimo… ho notato e letto che non vi siete fatti mancare niente in quanto a frivolezze e vizi, e il vostro amico enrico mi pare proprio una persona in gambissima, del resto un dote che vi contraddistingue è quella di attirare gente “giusta” vi abraccio con affetto e vi penso tanto anche se scrivo poco,felix (terzo mozzo)

  17. Nadia scrive:

    Ciao a tutti!!! Complimenti! Ho letto parola per parola (non ho capito tutto, eh??!) ed ho provato ad immaginare la scena del pesce volante, se fosse successo a me???!!!
    Vi penso e come vorrei esser li! Un abbraccio a tutto l’equipaggio!!!!!!!!!!!!!!!!

  18. Mic scrive:

    Grandi! Ed ora buona esplorazione….

  19. Alessandra scrive:

    Che bello!
    Giorgio mi ha aggiornato.
    Deve essere un viaggio incredibile.
    Ben documentato!
    Quando tut to e’ finite dovrete scriverci un libro!
    Complimenti a tutti voi!

  20. Alessandra scrive:

    Carlo e company vi aspettiamo a ny dinner on us !

  21. moris scrive:

    ciao Carletto e company devo dire che siete stati veramente dei GRANDISSIMi
    un abbraccio
    Moris

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