Difficile, veramente difficile rendere su una pagina web la bellezza di questo posto. Possiamo solo darvi la mappa dei tesori che abbiamo scoperto in questo piccolo gruppetto di atolli corallini che nell’immaginario collettivo rappresentano la vera cartolina caraibica. Per entrare nel piccolo arcipelago c’è da fare lo slalom tra i coralli ma seguendo le indicazioni dei portolani è più facile di quel che sembra da Mayreau si va verso SE con rotta 129° e arrivati in prossimità del canale tra Petit Rameau e Petit Bateau si allineano i due segnali su queste isole, ma per scorgerli tra le palme ci vuole un occhio di falco.

Dopo poco siamo all’ancora a SW di Baradal su 6 metri di acqua con un fondale di sabbia. L’acqua è di un turchese perfetto, calda e tranquillissima: il grande arco di barriera corallina (Horse Shoe Reef) tiene fuori le onde oceaniche che comunque oggi sono moderate. Pinne maschera e boccaglio e si parte in esplorazione a nuoto fino a Baradal.
Poche bracciate e lo spettacolo del mare inizia:

Senza fiato, dall’emozione, atterriamo sulla bianca spiaggia di Baradal:

Pochi momenti di riposo e via di nuovo in acqua a caccia di tartarughe: eccole non sono grandissime e nuotano in pochi metri d’acqua intorno alla spiaggia, che tenere!

Presi dall’entusiasmo decidiamo di fare il giro a nuoto di Baradal; appena svoltiamo il capo più ovest dell’isola scopriamo cosa significa nuotare contro corrente: massima velocità di braccia a gambe e siamo praticamente fermi… altro ché tartarughe!!! Piano piano risaliamo la corrente e svoltiamo sul lato nord di Baradal: un vero paradiso subacqueo.

Torniamo alla spiaggia per tirare il fiato.

E ammiriamo in distanza Petit Tabac, è l’isola deserta dove è stato esiliato Capitan Sparrow (alias Jonny Deep) nel film I Pirati dei Caraibi.E’ al di fuori del reef e non ci fiadiamo di andar fin là vista la corrente con il nostro piccolo Eugenio, peccato sarà per un’altra occasione.