Lasciamo Faial e dopo 150 miglia di navigazione quasi tutta in assenza di vento e con un nuovo membro dell’ equipaggio… Ma chi sarà? Un baleniere degli anni settanta in viaggio nel tempo o il Paul Cayard dei poveri?

arriviamo all’ isola di S. Miguel, la più grande dell’ arcipelago. Abbiamo navigato in tandem con Shamal e con Angela e Federico decidiamo di girare l’isola in macchina.

Appena usciti dalla città scopriamo dei paesaggi mozzafiato dietro a ogni curva. Sarà il solito entusiasmo iniziale?

Nient’affatto il nostro stato d’animo continuerà per tutta la permanenza e la sensazione si rinnova di curva in curva.

Le mucche fanno parte integrante del paesaggio e sbucano fuori dietro ogni cespuglio, ma dove va a finire il latte? Abbiamo cercato una fattoria o un bel caseificio, ma niente pare che tutto questo bel latte sparisca misteriosamente.

Abbiamo la netta sensazione di stare in un bosco incantato pieno di nani, folletti e elfi pronti a sbucare fuori dietro ogni felce, e infatti…

Sembra che il fiore locale sia l’ortensia di cui è tappezzata l’isola dal giardino della più bella villa al greppo (termine perugino intraducibile che sta a indicare tratto di terra scosceso e incolto) lungo la strada

Per ricordarci che siamo su un vulcano a Furnas (come in altri angoli dell’isola) non mancano le solfatare …

… e i bagni termali all’ interno di un bellissimo giardino botanico il Parque Terra Nostra veramente ricco di piante da tutto il mondo. E sono così belle e rigogliose che sembrano tutte nel loro ambiente naturale

a quanto pare sapevano del nostro arrivo e si sono premuniti

E comunque anche alle azzorre hanno le loro belle gatte da pelare quando si tratta di scegliere i candidati alle prossime elezioni. Il più titolato per la vittoria è “Rutellao”