Una domanda che ci viene spesso rivolta è:” Ma che si fa tutto il giorno quando si è in mezzo all’oceano in attraversata?” Beh dopo tante richieste eccovi la cronistoria di una giornata tipo in mezzo al mare.
Qualche ora dopo il sorgere del sole, i turni di guardia strettamente detti finiscono e l’equipaggio si dedica alle attività di bordo senza un ordine ben prestabilito, d’altronde è ormai un equipaggio affiatato dopo tanta acqua navigata insieme.
I profumi della colazione svegliano tutti, e se il tempo è buono ci si rifocilla delle fatiche notturne in pozzetto, alla pegglio se il mare è formato ci si ripara sotto lo sprayhood che su Nausicaa è ampio e confortevole.
Si riassetta un pochino la barca, si studia la rotta si rimettono a segno perfetto le vele: di notte tendiamo sempre a ridurre la tela e così la mattina spesso si decide di togliere una mano alla randa o a riaprire la vela di prua.
Alle ore 12:00 UTC (non importa in quale fuso orario ci troviamo) si controlla la mail di bordo via SSB e si scrive un pochino del diario di bordo… Aimè nessuno dei due è un gran scrittore e quindi il diario è un po’ conciso.
Il preziosi consigli giornalieri di Enzo e Rita vengono studiati e messi in atto: bello avere chi ti segue da terra.
La mattinata passa veloce e in un battibaleno ci si ritrova a rovistare in cambusa per decidere cosa si mangia a pranzo: di solito qualcosa di veloce, una pasta o un panino.
Indovinate un pochino a cosa si dedica Carlo nelle prime ore del pomeriggio? Esatto! Lui lo chiama pisolino ma quando è più di un’ora direi che è più una dormitona! Comunque qualcuno deve pur star fuori a dare un’occhiata in giro e regolare eventualmente le vele.
I velisti più accaniti diranno:”E al timone chi ci sta?” Beh a parte poche ore di timone manuale quando qualcuno ne ha voglia, lasciamo volentieri l’incombenza a Jaques, il nostro pilota automatico che si è sempre ben comportato anche con mare formato.
Più tardi nel pomeriggio si dà una nuova occhiata alla meteo: scaricando i grib file via SSB anche se ben sappiamo che non ci acchiappano molto, ma sono sempre un’altra indicazione se qualcosa di grosso dovesse arrivare.
Presto il sole comincia a calare sull’orizzonte a ovest e, con la prua a est in pozzetto ci si gode un bel tramonto e si fa scorta di calore per la notte.
Ci si dedica a preparare il vero pasto della giornata, e qui le ricette si sprecano ma quasi tutte prevedono l’uso della cara e vecchia pentola a pressione; fa risparmiare tempo, gas e acqua e se mai dovesse arrivare un’onda anomala a stendere Nausicaa la cena non andrebbe in giro per il quadrato!
Il sole si nasconde dietro l’orizzonte e I turni di notte cominciano: noi ci siamo trovati sempre bene con turni di 3 ore, che in due significa dormire 6 ore a notte: non ci si stanca troppo da svegli e ci si riposa abbastanza.
Alle 21:00 UTC, c’è l’ultimo collegamento radio con gli amici della NET, ci si scambiano posizione, bollettini meteo, saluti e un pochino di pettegolezzi: tanti di loro ancora non li conosciamo di persona, le nostre rotte non si sono ancora incrociate ma prima o poi il mare ci farà incontrare.
E ora vi chiedete, beh tutta qui questa avventurosa vita di bordo?
Beh abbiamo omesso dei particolari ovvii… per esempio…
E poi quello che veramente conta è il viaggio che ognuno si porta dentro.
“Tutt’e due immobili, gli occhi fissi su quell’immensa distesa d’acqua. Da non crederci. Da rimanere lì una vita, senza capirci niente, ma continuando a guardare. Il mare davanti, … Come un incantesimo. Senza neanche un pensiero in testa, un pensiero vero, solo stupore. Meraviglia.” (A. Baricco)
ciao carissimi
e’ tanto che aspetto un segno dal mare!
e finalmente e’ arrivato!
a presto!
baci Mara