La più a sud delle isole ioniche della Grecia, Zakinthos, ci siamo arrivati da Cefalonia con un gran bordo di bolina a vele piene anche se il vento ed il mare tra le due isole un po’ rinforza.
La nostra base sull isole è Nikolaos, piccolo porticciolo sul lato nord est, dove Dimitri ci accoglie in modo squisito: ormeggio in banchina con luce ed acqua, il tutto offerto dalla sua ‘Tarverna Porto’ dove ovviamente siamo andati a cena e mangiato molto bene!
Poi si parte per il giro dell’isola , prima le grotte blu (Blue Cave)
e per chi fosse cieco c’è pure il cartello di invito sulla scogliera sopra le grotte.
E poi si passa al lato ovest dell’isola dove le scogliere si fanno verdi e in qualche punto sono crollate e formano cale e spiagge stupende,
tra cui la più famosa è quella con il relitto.
Eccola come si presenta al nostro arrivo
Grazie al fonto di sassi e sabbia bianchissimi l’acqua qui è di un turchese accecante e Carlo ne approfitta subito con la scusa di ispezionare l’ancora.
Dopo qualche ora l’idillio si tramuta in un incubo arrivano i turisti… scappa scappa!!!
Ma quell’acqua così turchese non la scorderemo presto!
Né più mai toccherò le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell’onde
del greco mar…
la citazione e’ tutta memoria o una breve ricerca su google?
Ciao Sorella in effetti è tutta memoria (o trauma????) il resto della poesia l’ho dovuta cercare su internet!!!