Partiti da Bodrum dirigiamo su Cokertme con vento e onda di poppa. La baia è ben riparata e i ristoranti sono ben attrezzati per ospitare i velisti di passaggio. Appena ci si avvicina parte un gommone per proporre il menù e aiutare l’equipaggio a ormeggiare al pontile. Noi decidiamo di stare all’ ancora nella rada attigua e di mangiare, invece che le leccornie turche, una pasta e fagioli.

È si dopo i numerosi racconti di un rinnovato inverno provenienti da parenti e amici in Italia, il freddo è arrivato anche qui. Questo però non ci impedisce di fare il bagnetto quotidiano poi la doccia con l’acqua calda che Nausicaa ci ha scaldato in fase di ancoraggio… che lusso!!!

Prossima tappa Castle Island sulla quale narrano le leggende che Cleopatra si sia fatta fare una spiaggia con la sabbia importata direttamente dall’Africa (studi scientifici comunque confermano che la sabbia ha una composizione tipicamente africana… gulp!

Arriviamo in pieno assalto dei turisti e ancoriamo di fronte al molo attendendo il temporale…

per fortuna i nuvoloni passano senza pioggia e i turisti piano piano abbandonano il molo dove, ora che non c’è più un cane, possiamo ormeggiare!!!

scendiamo a terra per visitare l’isola, ma è tardi e il custode non ci fa entrare, così si torna a bordo per fare un po di lavoretti. Ecco Silvia intenta a cucire una solida barriera per tenere lontane le odiate zanzare.

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RITROVATI!!!!

Siamo in Asia Minore e la baia di Cokertme,ottimo rifugio durante le tempeste, è anche un covo di pirati. Sono le tre del mattino e nella baia le barche e i loro equipaggi dormo no sonni tranquilli. Su Nausicaa il lieve rumore della risacca viene interrotto da un TOC TOC TOC. Il solerte Capitan Carlo si affaccia dall’oblò con lo sguardo assonnato dopo i bagordi della sera precedente, ma non scorge nulla. Ancora un TOC TOC TOC e un leggero bisbiglio:” siamo qui! Qui a poppa!” Nel chiarore della luna, le nubi del giorno precedente si sono dissolte, eccoli apparire… sono loro: Il Re e la Regina del Mare. Sono di nuovo a bordo di Nausicaa dopo lunghi mesi lontani. Capiamo che sono sfuggiti dai pirati durante la notte approfittando del loro sonno. Ci raccontano delle tante avventure vissute per mare e per terra, ma sono ancora spaventati e le loro parole sono confuse. Approfittiamo delle prime luci dell’alba per salpare e allontanarci dal caicco dei pirati che è stata la loro prigione per tanto tempo.