• lug 30th 2011
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La nostra permanenza a Boston inizia all’insegna dei buoni propositi culturali: siamo intenzionati a visitare tutti I luoghi storici e musei di questa bella città. In puro stile americano i bostoniani hanno inventato il Freedom Trail: un tour completo a piedi segnato da una lunga e affollatissima linea rossa.

La città si sviluppa intorno al Charles River e le sue sponde sono un continuo di warfs (pontili) storici e moderni che hanno ospitato gli eventi più importanti di questi luoghi. Come nostro solito non riusciamo a stare lontano dall’acqua così il Freedom Trail ci ha portato fino alla visita dello storico Charlestown Navy Yard sul lato nord del fiume.

Il cantiere fu fondato nel 1800, e nei sui 174 anni di attività qui furono costruite più di 200 e mantenute migliaia di navi della flotta americana. All’interno del cantiere si costruiva tutto ciò che serviva a bordo, dalle cime, alle catene sino alle dotazioni elettroniche.

Qui è ormeggiata la nave da guerra USS Contitution, costruita al Battery Warf Boston a partire dal 1794. fu finita di costruire nell’autunno del 1797 e dopo due tentativi falliti di farla scorrere giù per lo scivolo fino all’acqua, il 21 ottobre di quell’anno fu varata.

Ed allora come oggi è di proprietà della marina. Secondo la guida è più vecchia nave da guerra ancora galleggiate al mondo, sembra infatti che l’antagonista inglese HMS Victory sia in secca da anni. La Contitution è una fregata a tre alberi con lo scafo di legno che ha ricevuto il suo nome dal presidente George Washington dopo la costituzione degli Stati Uniti.

La Constitution è famosa per le sue imprese durante la guerra del 1812 contro gli inglesi e durante la battaglia contro la HMS Guerriere, dopo aver ricevuto numerose cannonate sul fianco senza aver subito danni, un marinaio a bordo esclamò: “Ma di cosa è fatta? Di ferro?”… di qui il soprannome che ancora porta con sé: Old Ironsides!

Il bel tour ci porta nei meandri della nave. La guida ci racconta i dettagli della vita di bordo: c’erano 450 uomini a bordo e solo 2 cuochi di cui uno dedicato esclusivamente al comandate, ogni marinaio aveva diritto, oltre alla razione di carne ed una galletta dura come un sasso, a un gallone di acqua al giorno ed una pinta di grog. Il grog era una miscela di whiskey e rum a seconda della disponibilità del momento.

Scesi dalla USS Contitution, saliamo subito a bordo della Barque Eagle, veliero scuola della Guardia Costiera… non sia mai che soffiamo il mal di terra.

La Eagle è pronta a salpare l’indomani mattina per una crociera di addestramento (che tuttavia non ha nulla da invidiare ad altre crociere), l’aria è densa dell’eccitazione dei cadetti che si fonde con il profumo di pizza appena sfornata che proviene dalle cucine di bordo.

E’ stata costruita nel 1936 ad Amburgo in Germania insieme ad altre 5 navi gemelle e poi passata agli Sati Uniti dopo la seconda guerra mondiale. Impressionante che questa nave di 295 piedi venga manovrata da un timone tutto meccanico: ci vogliono 6 marinai alla ruota per virare!

La giornata al cantiere si conclude con uno sguardo alla Cassin Young che è secca all’interno del bacino di carenaggio. Il bacino è uno dei primi due bacini costruiti negli Stati Uniti, a partire dal 1812 grazie a questa grande opera di ingegneria non era più necessario inclinare la nave da guerra su ognuno dei due fianchi per poter effettuare le riparazioni e le manutenzioni dello scafo. La procedura di inclinazione era lunga e dispendiosa in quanto la nave doveva essere disalberata e svuotata dei cannoni, delle provviste, dei barili di acqua e delle munizioni prima di essere inclinata.

Tornati lungo la linea rossa, si arriva a Bunker Hill dove sorge il memoriale in ricordo della battaglia omonima svoltasi nella primavera del 1775 tra gli Inglesi e le milizie delle colonie Connecticut, Massachusetts, New Hampshire e Rhode Island. La battaglia fu vinta dagli Inglesi ma le innumerevoli perdite subite da questi dimostrò che le colonie erano in grado di schierare un esercito in piena regola.

Da qui si scorge un bello scorcio dell’ultimo ponte costruito sul Charles River e che ne ricorda le fattezze.

Il primo settembre 1897 fu un giorno memorabile a Boston. Nelle prime ore del mattino una folla di curiosi si radunò alle stazioni di Park e di Boylston Street. Alle 6::02 del mattino, l’oggetto della loro curiosità finalmente arrivò: un vagone aperto con a bordo 175 passeggeri che aveva compiuto la prima corsa ufficiale della neonata metropolitana di Boston.

La corsa iniziò a Allstone, passò per Cambridge ed infine discese nel tunnel sotterraneo fino al Boston Public Garden; la parte sotterranea era lunga solamente 300 metri ma si festeggiava comunque la nascita della prima metropolitana americana.

Visitare Boston significa sicuramente girovagare nei parchi cittadini, il più grande di questi il Boston Common ospita una gran varietà di animali ‘selvatici’: le rane pescatrici al Frog Pond

E le papere a passeggio nel Public Garden

La nostra passeggiata si prolunga fino a Cambridge, sul lato nord del Charles River, sulle cui sponde sorge il mitico MIT (Massachusset Institute of Technology)… uguale uguale alla sede di Ingegneria di via Gradenigo a Padova!

Un po’ più a nord c’è il campus di Harvard… dove si cresce in saggezza, citando l’insegna all’ingresso

La nostra lunga seconda giornata a piedi per la città si conclude a casa Pezel: siamo a cena con Sasha e Vladimir, amici di vecchia con cui Carlo ricorda i trascorsi americani ed europei…o più o meno visto che sembra che la sua memoria faccia un po’ cilecca ma le foto parlan chiaro… Vladimir a Perugia con la famiglia Cherubini!

I buoni propositi del primo giorno finiscono nel dimenticatoio e così gironzoliamo per la città abbandonando il Freedom Trail: scoviamo un mercatino di libri usati all’aperto:

Visitiamo il quartiere North End, affollato di ristoranti italiani (nomi famigliari?)

Ma la sera preferiamo attività prettamente bostoniane: andiamo al Fenway Park, il mitico stadio dei Red Sox, per il baseball game (Red Sox 12 – Kansas City Royals 5)

E a cena mangiamo la Clam Chowda… ottima!!!

Girare Boston con il bel tempo è veramente piacevole e a pranzo si fanno incontri primaverili

E si vendono buffi mezzi anfibi che portano in giro i turisti

Ma qui d’inverno c’è poco da scherzare

Così dopo 7 giorni Nausicaa lascia il Waterbay Marina e riprende il largo verso nord con a bordo una nuova ciurma…ma questo è tema del prossimo articolo.


3 Responses

  1. Ridas scrive:

    che nostalgia!!!!! … bello rivedere quei posti…la Constitution me l’ero dimenticata! W il freedom trail….e la fajitas di Ritas ;-)
    un bacione amici e buon vento!

  2. Mara scrive:

    ciao
    sono contenta che avete ripreso ad aggiornare un po…..avevo perso le vostre tracce…..
    baci Mara

  3. renata scrive:

    UNO SPLENDIDO RIASSUNTO DI BOSTON !!!!!!!!!! COSI’ HA DETTO LO ZIO PAOLO DOPO AVER VISTO E LETTO …….!!!!!!!
    IO DICO BELLISSIME LE NAVI ,INTERESSANTE TUTTO !!!!! COME AL SOLITO VI INVIDIO!!!!!!!!!!!
    MA X IL MOMENTO COME SAPRAI SIAMO IMPEGNATI !!!!!!!!!!! :-( !!
    UN GROSSO BACIONE A TUTTI E DUE
    GLI ZII

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