Lasciati con rammarico Maria Vittoria e Enrico a Skiatos, iniziamo la nostra marcia verso il Golfo di Saronicco. Dalle Sporadi Settentrionali si aprono due vie verso il golfo: la prima tra la Grecia continentale e l’isola di Eubea, caratterizzata da mare calmo quasi lagunare, bei paesaggi e tanta tranquillità e la seconda che costeggia il lato Est di Eubea dove il mare spinto dal meltemi è vigoroso e la costa impervia ma bellissima. Nonostante i probabili disagi, il mare più aperto meno lagunare ha un’altra aria, un diverso respiro, arricchisce le coste, i fondali e gli animi…
Così con la sola tappa al porto di Kimi per la notte, copriamo le 90 miglia che ci separano dallo Stretto di Doro: il mare si incunea tra i promotori a picco dell’Eubea rendendo il paesaggio maestoso. Due giorni cavalcando le onde dell’Egeo al gran lasco prima con tutta tela a riva, poi riduciamo il genoa e la randa e infine imbocchiamo lo stretto con il solo genoa.
Lo stretto è famoso per il tanto vento, onde e correnti da meritarsi un’apposita sezione del bollettino meteo greco. Ma quando le onde sono in poppa e rotonde create da un meltemi benevolo, Nausicaa surfa su di loro e in batter d’occhio copriamo le ultime 21 miglia che ci portano a Kea: l’ultimo assaggio di Cicladi.
Arriviamo nella grande insenatura di Ay Nikolaus con vento e mare formato, superiamo il capo sormontato dal faro e dalla chiesetta e diamo ancora con vento calmo e mare piatto.
Kea merita un paio di giorni: così facciamo l’escursione in autobus fino al paesino di Ioulis: scalette ripide, fiori, gatti, casette colorate e asinelli.
Passeggiamo fino al grande leone scolpito nella pietra (600 a.C.) e la passeggiata è addolcita da fichi e more selvatiche.
Due giorni di relax e domani si salpa verso il Canale di Corinto.